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Due settimane in Sardegna: clima e tesori della costa

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Giro della Sardegna in due settimane. Da una costa all’altra il giro dell’isola più affascinante e misteriosa del Mediterraneo. Mari blu, turchesi e o color smeraldo, spiagge d’oro, rosa, o di quarzo, borghi medievali, vecchie miniere, dune e tesori archeologici vi accompagneranno durante il viaggio. E il clima della Sardegna vi regala la possibilità di vivere un’esperienza indimenticabile da marzo fino a novembre.

L’itinerario parte da Cagliari, che potrete raggiungere via mare oppure in volo dal continente. Da porto e aeroporto arriverete facilmente e in breve tempo nel capoluogo e potrete così fare il primo bagno sardo nella spiaggia del Poetto, la “spiaggia dei 100 mila”: mare blu con sfondo sulla collina della Sella del Diavolo, sulla quale svettano i resti di un antico tempio fenicio.

La città di Cagliari, con il suo centro storico difeso da mura pisane risalenti al XIII secolo d.C., le lagune popolate da fenicotteri rosa (il clima della Sardegna ormai consente la loro permanenza stabile) e la sua necropoli punica del V secolo a.C., vi accoglierà con la sua movida notturna.

Dopo Cagliari, sulla litoranea orientale, ci sono le meravigliose spiagge di Mari Pintau, Torre delle Stelle, Solanas e soprattutto Villasimius, con le sue spiagge (su tutte Porto Giunco e Punta Molentis) di sabbia bianca finissima e mare turchese popolatissimo di ogni tipo di pesci. Di incomparabile bellezza c’è l’area marina protetta di Capo Carbonara, ecosistema marino incontaminato e preziosissimo.

Risalendo sulla costa orientale si trovano le spiagge di Castiadas, Costa Rey, Feraxi e poi più su verso l’Ogliastra, Baia di Gairo, Baia Cea, Porto Frailis e Santa Maria Navarrese: piccoli tesori di Sardegna che il clima mediterraneo consente di frequentare da primavera a estate e oltre.

Ma è proprio in Ogliastra il tesoro del mare sardo, con le meravigliose calette: Cala Luna, Cala Sisine, Cala Goloritzè e Cala Mariolu. Scenari incantati fatti di montagne e guglie appuntite di granito ricoperte da foreste di ginepri, fiori variopinti e macchia mediterranea che arrivano a picco su acque colorate con differenti tonalità di blu. Le calette sono raggiungibili attraverso lunghe escursioni a piedi, oppure attraverso un tragitto in traghetto o gommone, in quasi tutti i mesi dell’anno, grazie al clima mite della Sardegna.

Continuando il tragitto sulla costa orientale verso nord, dopo le dune di Capo Comino, l’acqua cristallina della spiaggia di Berchida e il borgo medievale di Posada, si arriva alla zona di Budoni e San Teodoro, dove spicca la spiaggia di Cala Brandinchi, la “Tahiti sarda”. Dopo Cala Brandichi, impossibile perdersi la Costa Smeralda, Porto Cervo e Porto Rotondo che sono il simbolo della vacanza, con gli yacht extralusso e i panfili ormeggiati, le gioiellerie nelle piazzette, i grandi alberghi e la movida scatenata dove scorrono fiumi di champagne.

Proseguendo verso nord non può mancare un tour, in traghetto o gommone a noleggio, nelle calette dell’arcipelago di La Maddalena, area marina protetta di acqua incontaminata color smeraldo, tra Cala Coticcio, Santo Stefano, Spargi, l’isolotto di Budelli con la sua incantevole e rarissima spiaggia rosa e, a Caprera, la magnifica dimora che ospitò Garibaldi negli ultimi anni della sua vita, oggi un museo ricco di cimeli dell’Eroe dei due mondi.

Proseguendo verso est lungo la costa settentrionale v’imbatterete nell’antico borgo di Castelsardo, con il suo castello sulla rocca che domina il mare. E più avanti c’è la meravigliosa spiaggia di Stintino, la Pelosa, acqua cristallina che abbraccia una torre spagnola di guardia posizionata su un isolotto in mezzo al mare. A pochi passi da la Pelosa c’è il porticciolo di Stintino, dal quale si può salpare per raggiungere l’isoletta dell’Asinara. Anche qui un regno incantato: la popolazione di asini e cinghiali, piante profumate, calette fatate (su tutte Cala Reale) e l’antico carcere ottocentesco. La tranquillità del luogo è l’ideale per godervi il mare e il clima mite della Sardegna.

Proseguendo verso sud si raggiunge la costa occidentale della Sardegna. Prima tappa Alghero, incantevole cittadina dove si parla ancora il catalano (minoranza linguistica nazionale) e dove potrete ammirare, nello splendido scenario di Capo Caccia fatto di mare blu, faraglioni e bianche falesie, le fantastiche Grotte di Nettuno. E scendendo più a sud l’altro borgo è quello di Bosa, dove si può visitare l’antico castello dei Malaspina.

La costa occidentale prosegue con la zona dell’oristanese dove le spiagge di Is Arutas, Maimoni e Mari Ermi vi accoglieranno con le loro spiagge di quarzo di varie tonalità e sfumature, mentre nella vicina Cabras potrete visitare i resti della città romana di Tharros e le antichissime statue di Mont’e Prama, risalenti all’XI secolo a.C., le più antiche sculture del Mediterraneo.

Proseguendo nella costa occidentale, si incontrano la zona di Piscinas e le sue altissime dune di sabbia, a pochi metri dal villaggio minerario abbandonato e dal complesso di archeologia industriale. E poi l’isolotto di Carloforte con i suoi faraglioni, patria del tonno, che potrete assaggiare cucinato in tanti modi (dai tradizionali a quelli più innovativi) nei diversi modi nei tanti ristoranti della cittadina.

Rientrando nella costa meridionale della Sardegna, prima del rientro a Cagliari dopo due settimane in Sardegna godibili in quasi tutti i mesi dell’anno grazie al clima mite, imperdibili le spiagge di Tuerredda (tra le migliori al mondo secondo la rivista specializzata National Geographic), quelle di Chia (Su Giudeu), e i magnifici resti della città romana di Nora, dove, d’estate, potrete assistere a spettacoli sotto il cielo stellato nell’antico teatro romano.



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